Firenze, 14 maggio 2013 – Sala d’Arme in Palazzo Vecchio
CONVEGNO “EFFETTI CONTRATTUALI E FINANZIARI DELLA NUOVA REGOLAZIONE IDRICA: VERSO IL METODO TARIFFARIO DEFINITIVO”
L’esigenza di stabilità, efficacia e coerenza degli assetti strategici e normativi che regolano il settore idrico a tutti i suoi livelli, sollecita la necessità di produrre -nel breve- contributi concreti capaci di combinarsi con successo con le linee politiche che potranno essere tracciate in materia dal nuovo esecutivo. Questa è la missione del simposio, organizzato da ANEA, Federutility e Confservizi Cispel Toscana che si terrà martedì 14 maggio, dalle ore 9.00 presso la Sala d’Arme in Palazzo Vecchio a Firenze.
Un’occasione fondamentale, quindi, per convergere gli sforzi in direzione di tematiche di urgente attualità. Due, su tutte, a caratterizzare i contenuti e le attese dell’incontro fiorentino.
La prima, di carattere particolare, riguarda gli investimenti. Attraverso un primo e puntuale bilancio sull’applicazione del metodo tariffario transitorio, si vuole cercare di delinearne le criticità e capire se lo stesso abbia il potenziale sufficiente a garantire correttamente gli investimenti necessari alla qualificazione del settore.
La seconda, di carattere più generale, è dedicata a quei provvedimenti in materia di servizio idrico adottati dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas ed il loro inserimento nelle convenzioni in essere. E a come armonizzare l’attuale regolazione per contratto con la regolazione definita da un attore nazionale per sua stessa natura super partes.
“Viene spontaneo chiedersi” – dichiara Luciano Baggiani, Presidente ANEA – “ quale spazio avranno le Autorità d’Ambito nell’impianto regolatorio concepito dall’AEEG. In quanto rappresentanti di Enti locali, non siamo mai stati dei meri esecutori di provvedimenti legislativi e, francamente, ci auguriamo di non esserlo nel futuro. Auspichiamo, come abbiamo fatto anche nel passato, che le prossime dinamiche si sviluppino su un doppio livello, in cui una forte regolazione nazionale sia affiancata da una forte e ben strutturata regolazione locale.”.
Firenze, 15 Maggio 2013
CONVEGNO “EFFETTI CONTRATTUALI E FINANZIARI DELLA NUOVA REGOLAZIONE IDRICA: VERSO IL METODO TARIFFARIO DEFINITIVO” – Conclusione Lavori
“Finalmente! La tariffa per l’acqua diventa realtà , ma ora parliamo dei numeri e delle regole”. Così, motivati da un consapevole e misurato entusiasmo, sembrano pensarla all’unisono tutti i principali attori del sistema idrico nazionale che ieri, a Firenze, per la prima volta hanno analizzato al microscopio il metodo tariffario transitorio proposto dall’Autorità per l’Energia ed il Gas.
Anche se le preoccupazioni, soprattutto a livello istituzionale, non mancano. Prima fra tutte quella registrata nell’intervento del neo sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis a proposito di depurazione.
“Da fine giugno lo Stato dovrà far fronte a centinaia di milioni di euro di sanzioni dall’Unione Europea sulla questione ‘depurazione’ – ha ricordato D’Angelis – multe che andranno dai 20 mila ai 700 mila euro al giorno! Dobbiamo evitare questa figuraccia mondiale, paragonabile a quella dei rifiuti a Napoli. Due italiani su dieci non sono collegati ad una fogna e tre su dieci non sono collegati ad un depuratore. L’acqua è un bene comune e universale, quindi non può più essere rimosso dalle politiche economiche nazionali”.
Di instabilità normativa, di impossibilità di garantire i 4,5 miliardi di euro l’anno necessari, di confronti con le realtà internazionali e dei possibili effetti del nuovo metodo tariffario, hanno parlato a Firenze -oltre a D’Angelis- Guido Bortoni (Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), Bernardo Bini Smaghi (Cassa Depositi e Prestiti), Corrado Santini (F2i), Lars Anwandter (Bei), Adolfo Spaziani (Direttore generale di Federutility), Alfredo De Girolamo (Presidente di Confservizi Cispel Toscana), Alessandro Mazzei (Coordinatore Tecnico di Anea) e Luciano Baggiani (Presidente di Anea).
“L’introduzione del Metodo Tariffario Transitorio -ha osservato Baggiani nel suo intervento- significa apportare un determinante elemento di innovazione per il bene di un settore in cui vi è la difficoltà ad ottenere certezze normative. Dopo un primo periodo di consultazione e di confronto, oggi possiamo osservare gli effetti di questo Metodo. Inevitabile individuarne limiti ed elementi di criticità. E’ di cruciale importanza ,quindi, effettuare nel più breve tempo possibile il passaggio al metodo tariffario definitivo, e sgomberare il campo da tutte le criticità. Un rilevante aspetto che solleva la necessità di introduzione di meccanismi correttivi è il fatto che il Metodo Tariffario Transitorio non fornisce gli elementi necessari a garantire la bancabilità. A questo deve essere aggiunto anche il contesto legislativo derivante dal referendum. È quindi auspicabile un’apertura per introdurre gli strumenti correttivi più appropriati.
Infine, una presa d’atto: il settore dei servizi idrici non è un settore maturo. Quindi, la regolazione multilivello risulta essere un elemento fondamentale. Questo, per ridurre le asimmetrie informative e tutelare gli utenti nel modo migliore. Per tale motivo, anche se l’esistenza di un’unica autorità indipendente a livello nazionale è una nota positiva -e come tale va salutata- per noi vive l’esigenza di definire in modo strategico il ruolo della regolazione a livello locale”.
Roma, 19 Luglio 2013
MARISA ABBONDANZIERI ELETTA PRESIDENTE ANEA
Sarà Marisa Abbondanzieri, attuale responsabile dell’ATO 2 Marche, a presiedere per il prossimo triennio l’ANEA, l’Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito preposta all’attività di regolazione dei servizi idrici locali.
La Abbondanzieri succede a Luciano Baggiani, che di ANEA è stato Presidente sin dalla sua costituzione (11 maggio 2004).
L’Assemblea dei Soci, riunitasi oggi a Roma presso il Centro Congressi Cavour, ha votato a larga maggioranza il cambio di guida dell’Associazione.
Luciano Baggiani, nel suo saluto all’Assemblea, ha ricordato i punti importanti del proprio percorso di nove anni alla guida di ANEA, sottolineando il rilievo che l’intero Consiglio Direttivo ha saputo costantemente esprimere nelle decisioni e nelle strategie a favore del settore.
Lo “spirito di servizio” al quale si è richiamata Marisa Abbondanzieri subito dopo la proclamazione, è una sorta di “caratteristica comune che, oltre ad aver facilitato la decisione di accettare un tale incarico, garantisce continuità ad una grande conduzione -come è stata quella del Presidente uscente – ricca di stile, garbo ed umiltà”.
L’auspicio della neo-Presidente, forte peraltro di una lunga ed importante carriera politica (è stata parlamentare e sindaco) è anche quello di “attivare un dialogo più stretto e costruttivo con i Comuni e le Amministrazioni, irrinunciabili attori e decisori di un sistema complesso qual è quello dei servizi pubblici locali”.
Roma, 20 Settembre 2013
Seminario di approfondimento ANEA su documenti di consultazione AEEG 339 e 356/2013
Certificare e promuovere il rilievo strategico degli investimenti per i servizi idrici, anche nell’ottica di una maggior tutela ambientale. E incoraggiare rapidamente una maggior chiarezza nell’elaborazione e nell’attuazione delle politiche tariffarie.
Questi, in estrema sintesi, i messaggi chiave del seminario interno organizzato oggi da ANEA in risposta ai documenti di consultazione prodotti recentemente (25 luglio e 1 agosto) dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Le due relazioni tecniche presentate agli associati da Fulvio Riccio e Francesca Spinicci, consulenti di ANEA, hanno fotografato nel dettaglio gli aspetti che caratterizzano e strutturano le politiche e le strategie della documentazione nel suo complesso, individuandone punti di forza e di debolezza.
Così,da una parte, assumono risalto il riuscito tentativo di analisi e di ricostruzione dei diversi livelli che vanno a comporre il quadro normativo in materia, così come il riconoscimento della “centralità” del tema degli investimenti.
Dall’altra, la difficoltà di raggiungere un equilibrio e la scarsa chiarezza in merito ai criteri generali di indirizzo entro cui gli Enti di Ambito sono chiamati ad operare.
Aspetti che, comunque, testimoniano un dialogo aperto e costruttivo fra ANEA e AEEG.
Lo ha confermato, nel suo intervento introduttivo, Marisa Abbondanzieri, Presidente ANEA.
Nel valutare più che positivamente le dimensioni e i contenuti del lavoro svolto da AEEG, la Abbondanzieri – sottolineando peraltro l’importanza di una forte reciprocità operativa fra i due attori istituzionali – ha apprezzato l’organicità dei due documenti, ma anche l’uso – da parte di AEEG – di un linguaggio “cauto e realista, oltreché rispettoso del ruolo e delle potenzialità degli ATO”.
Ricordando anche, però, che “i finanziamenti di cui ha bisogno il sistema non possono essere completamente a carico della tariffa”.
Roma, 25 Settembre 2013
SEMINARIO “LA MOROSITA’ NEI SERVIZI IDRICI”
Cifre rilevanti e che fanno discutere urgentemente, quelle emerse nel corso di un seminario sulla morosità nei servizi idrici organizzato il 25 settembre a Roma da Federutility.
Il tema, costante criticità per le politiche di settore, è stato analizzato dai relatori intervenuti sotto i principali aspetti tecnici e gestionali.
Evidenziate le principali cause che spesso rendono tangibile il fenomeno della morosità (l’assenza di un quadro normativo-regolatorio, le difficoltà connesse alle procedure per distacco, l’esistenza di utenze non disalimentabili, l’inadeguatezza del sistema di misura), sono stati certificati e resi noti i dati quantitativi che pregiudicano il corretto andamento del sistema contrattuale.
Risulta così che quasi il 15% delle bollette dell’acqua non pagate (ci si riferisce ai debiti scaduti, ovvero quelli relativi a bollette insolute oltre i 24 mesi) sono addebitabili alla Pubblica Amministrazione, in particolare i Comuni che, nella maggior parte dei casi, sono essi stessi proprietari delle aziende che erogano il servizio.
A superare la P.A., nella classifica dei debitori delle aziende idriche ci sono le industrie con il 23,6%.
Gli utenti domestici rappresentano il 3,2% (c’è poi un 5,6% di altre utenze).
In sintesi, la media nazionale di morosità è del 4,3%, tre volte tanto di quanto si verifica in altri comparti, come gas ed elettricità. E che genera un “buco” nelle casse dei gestori idrici pari a 3,8 miliardi di euro.
Una ricerca che, per la cura dei dettagli e la rispondenza ad un quadro critico ma realistico, ha riscosso grande apprezzamento da parte dei relatori.
Alessandro Mazzei, Coordinatore tecnico di ANEA, ha evidenziato – nel corso del suo intervento conclusivo della prima sessione dei lavori – quanto sia vitale per l’intero sistema la “verità” dei dati trasmessi e l’urgenza dell’assunzione di responsabilità -da parte dei tre attori principali (AEEG, Enti di Ambito, Gestori) – nella formulazione concertata di politiche adeguate in materia.
Stimolando ed attivando l’entrata in funzione di leve regolatorie (contrattuali e tariffarie) e gestionali, capaci di apportare definizioni e miglioramenti nel sistema delle convenzioni, nei meccanismi differenziati e nell’attività di riconoscimento delle partite pregresse (altro tema di importante analisi).
“Se ognuno farà bene la sua parte” -ha concluso Mazzei- “non si perderà l’occasione per traghettare l’intero settore da una visione protoindustriale ad una squisitamente e definitivamente industriale”.
Milano, 13 Dicembre 2013
2° CONFERENZA NAZIONALE SULLA REGOLAZIONE DEI SERVIZI IDRICI – Intervento di Marisa Abbondanzieri – Presidente ANEA
Maggior chiarezza nella definizione e nel riconoscimento dei ruoli. E la governance del settore idrico ne trarrebbe sicuro vantaggio. Questo il messaggio centrale contenuto nell’intervento di Marisa Abbondanzieri, presidente di ANEA (Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito) nel corso della 2° Conferenza sulla regolazione dei servizi idrici svoltasi ieri a Milano ed organizzata dall’AEEG.
“Noi siamo il secondo soggetto operativo” – dichiara la Abbondanzieri- “siamo il soggetto che agisce per conto dell’AEEG. Non abbiamo alcun rimpianto dei soggetti che prima regolavano nel settore, ma crediamo che il nostro ruolo debba essere riconosciuto, di più. L’AEEG -a cui riconosciamo un ruolo prioritario nell’elaborazione delle linee strategiche fondamentali per la vita e la crescita del comparto- non avrebbe comunque potuto operare senza la nostra intermediazione, non avrebbe potuto raccogliere i dati che ha raccolto ed emanare le discipline che ha emanato. Noi siamo una sorta di cuscinetto tra coloro che operano con i principi che la legge riconosce alle autorità indipendenti e i territori, i sindaci, i gestori. Siamo quel vigile che nella fatica complessiva di fatto di un non riconoscimento ha diretto un traffico complicato”.
Quanto al metodo tariffario, la Abbondanzieri ha auspicato una cessazione rapida dello stato provvisorio in cui esso si trova, con grave pregiudizio dei sistemi economico finanziari che sostengono il settore. “Le banche” -afferma la presidente – non finanziano i piani di investimento su queste basi di estrema precarietà. E i territori non si possono permettere altri 2 o 3 anni di attesa. Anche di questo ne siamo tutti consapevoli”.
Un commento finale è stato dedicato al recente DDL Ambiente dello scorso novembre, in particolare alle questioni relative alla morosità e alle tariffe sociali. “Condivido che spingiamo l’acceleratore sulla questione delle tariffe sociali- ha concluso la Abbondanzieri- molti Ambiti già le hanno, applicando un vecchio provvedimento del Ministero dell’Ambiente. Ma bisogna stare attenti al fatto che i costi ricadono sulle tariffe più alte per quanto riguarda la morosità su coloro che pagano già le bollette. Non si deve dare l’impressione che si premiano i morosi. Si devono premiare i gestori che lavorano per ridurre la morosità e bisogna penalizzare coloro che fanno della morosità uno stile di vita. Inoltre, qualcuno dovrà tentare una ricomposizione tra i risultati del referendum e la necessità di coprire degli investimenti. Perché il sistema deve entrare in una stagione più tranquilla e di minore fibrillazione”.
Roma, 19 dicembre 2013
Assemblea Ordinaria ANEA
Adottare al più presto un sistema regolatorio nazionale, comprensibile, snello ed uniforme, che sia capace di disegnare un quadro operativo omogeneo quanto alle regole da seguire ed alle opportunità da sfruttare.
E’ l’auspicio espresso da ANEA a commento dell’elaborato di consultazione 550/2013 dell’AEEG relativo ai provvedimenti tariffari, in materia di servizi idrici, per il periodo regolatorio 2012-2015.
L’analisi del DCO è stata presentata ieri a Roma da Alessandro Mazzei, Coordinatore tecnico di ANEA nel corso di un seminario interno finalizzato a fotografare lo “stato dell’arte” in vista della prossima entrata in vigore del Metodo Tariffario Definitivo.
E’ stata l’occasione per esprimere apprezzamento per l’impostazione del documento AEEG, in particolare per il riconoscimento esplicito del ruolo e del rilievo degli Enti di Ambito nello sviluppo e nell’implementazione di un sistema regolatorio sia centrale che territoriale.
Costi operativi, revisioni tariffarie, morosità, conguagli pregressi. Questi i temi principali sui quali l’Associazione si è confrontata al proprio interno per elaborare le opportune osservazioni.
La Presidente Marisa Abbondanzieri , nell’aprire i lavori, ha voluto sottolineare l’importanza e l’utilità del lavoro svolto, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato alla stesura del documento interno, e ricordando quanto è fondamentale – per la vita di ANEA- un costruttivo e piacevole “gioco di squadra”.
A chiusura del seminario si è poi svolta l’Assemblea, nel corso della quale è stato annunciato l’ingresso – tra gli associati – di due nuovi ATO (Sele e Verona).
Tocca quota 44 -quindi – il numero degli ATO in casa ANEA, dopo le recenti adesioni (sempre nel 2013) di Puglia ed Emilia Romagna.
Un rafforzamento che conferma quella crescita strutturale, in termini di compattezza e competenza (come ha auspicato Marisa Abbondanzieri) che non può non generare progresso e fertilità propositiva.