Roma, 18 Febbraio 2010
ACQUA: EMENDAMENTO PER SOPPRIMERE GLI ATO DEL SERVIZIO IDRICO RISCHIA DI CREARE UN VUOTO ISTITUZIONALE E PARALIZZARE MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI
ANEA: “Un altro passo indietro in tema di tutela degli interessi dei cittadini”
“E’ una dura spallata al sistema di vigilanza e controllo dei servizi idrici, che aggrava una situazione di incertezza e di debolezza istituzionale che dura da anni, senza peraltro fornire una qualsiasi alternativa per la governance del settore. Non ci lamentiamo, poi, se i gestori non realizzano gli invetsimenti promessi e se i cittadini non si sentono tutelati dalla pubblica amministrazione”. E’ questo il commento a caldo di Luciano Baggiani, Presidente dell’Associaizone Nazionale Autorità e Enti di Ambito (ANEA), che riunisce gli ATO del servizio idrico, all’indomani dell’emendamento al Ddl di conversione del Decreto sugli Enti Locali, che abolisce gli ATO.
“Vi sono dei rapporti giuridici in essere – continua Baggiani – affidamenti legittimi, accordi tra soci e investitori, contratti con i fornitori, progetti di finanziamento con le banche, che subiranno un grave contraccolpo da questo provvedimento. Rischiamo di paralizzare gli investimenti per decine di milioni di euro, con ripercussioni gravissime sull’adeguamento del servizio e in molti casi sulla stessa continuità di erogazione. A rimetterci, come sempre, saranno i cittadini”.
Conclude Baggiani: “E’ paradossale diminuire il controllo sui gestori proprio adesso che, con la conversione del Decreto Ronchi, si spinge per la privatizzazione. In questo modo si smantellano le uniche istituzioni che vigilano sull’interesse dei cittadini. Non si possono attribuire i costi della politica a degli enti che svolgono funzioni prevalentemente tecniche, laddove il problema principale risiede piuttosto nella loro debolezza e scarsa indipendenza. Ci appelliamo al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Ambiente e ai Presidenti di Camera e Senato, affinché blocchino un provvedimento così assurdo”.
Roma, 15 Settembre 2010
PRESENTAZIONE BLUE BOOK 2010 – A cura di ANEA e UTILITATIS
Il 21 settembre a Roma ANEA (Associazione Nazionale Autorità e Enti di Ambito) in collaborazione Utilitatis, presenterà, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini, la sesta edizione del Blue Book, i dati sul Servizio Idrico Integrato in Italia. All’appuntamento, che costituirà l’occasione pubblica di approfondimento sui numerosi avvenimenti che hanno profondamente modificato il quadro normativo, istituzionale e industriale del settore idrico, interverranno rappresentanti delle Istituzioni e del Governo, tra cui il presidente di ANEALuciano Baggiani ed il vice presidente Raffaele Loddo.
Il Blue Book 2010 propone un accurato esame delle variabili quantitative che descrivono i principali aspetti tecnici ed economici del Servizio Idrico Integrato. I dati riguardano la pianificazione di 82 ATO, in cui si distingue un importante sottogruppo rappresentato dalle revisioni triennali, dove sono confluiti 21 Ambiti. I contenuti dello studio investono la geografia degli affidamenti, l’analisi della domanda di risorsa e di infrastrutture, gli investimenti e le tariffe, le carte dei servizi e le prestazioni.
Nell’occasione il presidente dell’ANEA, Luciano Baggiani, ribadirà la necessità di un intervento urgente da parte del Governo e delle Regioni per superare l’attuale fase di stallo, creata dall’imminente obbligo di liberalizzazione e dalla contestuale soppressione delle Autorità d’Ambito, gli enti che controllano e affidano, appunto, il servizio. L’immobilismo su questo fronte arrecherebbe un grave pregiudizio al cittadino-utente, col rischio di bloccare gli investimenti nei prossimi anni, per un ammontare stimato in 2,5 miliardi di euro.
La regolazione dei servizi gestiti in monopolio è un pilastro delle funzioni della pubblica amministrazione a tutela dell’utente. Lo è ancora di più in un servizio essenziale come quello idrico. La regolazione deve essere specializzata e dotata di indipendenza e autonomia. Richiede istituzioni credibili e stabili e un’armonizzazione a livello nazionale.
Da qui la proposta dell’ANEA: rafforzare la regolazione locale e il collegamento col territorio, garantendo agli enti preposti una maggiore indipendenza, magari in stretto collegamento con le Regioni, nonché istituire un’autorità nazionale indipendente di settore, che possa svolgere funzioni di armonizzazione, raccordo e supervisione.
Roma, 21 Settembre 2010
ACQUA: NON ESTROMETTERE GLI ENTI LOCALI DAL CONTROLLO
E’ l’appello di ANEA alla presentazione del “Blue Book 2010. I dati sul servizio idrico integrato in Italia”
Questa mattina, a Palazzo Marini, alla presentazione del volume che rappresenta lo studio statistico ed economico della situazione del servizio idrico integrato in Italia, il presidente di ANEA (Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito), Luciano Baggiani, ha sottolineato le numerose criticità nel servizio idrico in Italia. “Il paese soffre di una profonda arretratezza infrastrutturale, si stima che siano necessari più di 64 miliardi di euro di investimenti, vi è un forte ritardo negli adeguamenti tariffari rispetto a quanto pianificato e si perde spesso l’attenzione al rapporto con l’utente. Questo porta ad una significativa disomogeneità a livello territoriale, che non sempre giova all’eguaglianza dei servizi per tutti i cittadini”.
“In questo momento critico”, prosegue Baggiani, “serve con urgenza l’intervento del legislatore nazionale e regionale, per superare lo stallo creato dall’imminente obbligo di liberalizzazione e dalla contestuale soppressione delle Autorità d’Ambito (ATO). I finanziamenti pubblici e privati sono bloccati dall’incertezza normativa per cui sono a rischio 2 miliardi e mezzo di euro di investimenti, con conseguenti ritardi nell’ammodernamento degli impianti, e si potrebbe incorrere anche in una procedura di infrazione da parte della Commissione europea”.
E’ necessaria una visione nazionale di lungo termine sulla politica di settore, fare maggiore chiarezza sul funzionamento dell’attuale modello, individuare, per citare il Blue Book, il “corretto ruolo dello Stato” nell’organizzazione di tale servizio.
Secondo l’ANEA, occorre rafforzare le funzioni di vigilanza e controllo, fondamentali e irrinunciabili per un’efficace tutela dei cittadini, specialmente in un servizio essenziale come quello idrico. La regolazione locale deve essere valorizzata, per il suo stretto collegamento col territorio. Gli enti preposti devono essere specializzati e dotati di indipendenza e autonomia. Occorre ancheistituire un’autorità nazionale indipendente di settore, che possa svolgere funzioni di armonizzazione, raccordo e supervisione. Solo cosi si potrà tutelare in modo efficace la collettività, valorizzando a vantaggio di tutti i miglioramenti del servizio e i recuperi di efficienza indotti dai processi di liberalizzazione.
Roma, 11 Novembre 2010
IL NEO PRESIDENTE ANEA: “IL GOVERNO SI OCCUPI SUBITO DELL’ACQUA”
Necessario un posticipo della scadenza per la soppressione delle Aato
Confermato alla presidenza ANEA, Luciano Baggiani, che commenta “di Acqua si discute troppo e si agisce poco. Ci si batte sui pro e contro di un referendum, mentre la scadenza pericolosa è dietro l’angolo. Occorre prevedere subito uno slittamento di almeno un anno per l’abolizione delle Aato”.
“Cancellare il 31 dicembre 2010 le Autorità d’Ambito degli ATO dell’acqua, significa mettere a repentaglio i diritti dei cittadini. Auspichiamo un rapido intervento del Governo, per far slittare almeno di un anno la scadenza per la soppressione delle Autorità d’Ambito e di tre anni quella per la cessazione degli affidamenti in house”.
E’ quanto afferma Luciano Baggiani, nel giorno del rinnovo dell’incarico come presidente ANEA, l’Associazione Nazionale delle Autorità e Enti d’Ambito.
“Non mi stancherò mai di rimarcare l’evidente contraddizione: siamo alla vigilia di un’apertura al mercato senza precedenti e alla contemporanea soppressione delle Autorità d’Ambito, incaricate della vigilanza e del controllo sui gestori”, prosegue Baggiani. “Come prevedibile le Regioni, incaricate dalla legge di riattribuire le funzioni già esercitate dalle Autorità d’Ambito, stanno maturando posizioni e intenzioni differenti, prefigurando un assetto estremamente disomogeneo. Quanto sta accadendo avrà profonde ripercussioni per almeno tre o quattro anni, bloccando i contratti di finanziamento e quindi la realizzazione degli investimenti previsti”.
Nel corso dell’assemblea che ha confermato la fiducia al presidente Baggiani, sono stati confermati anche il Vicepresidente, Raffaele Loddo, e il Consiglio Direttivo, composto da altri nove Presidenti di Autorità d’Ambito: Marisa Abbondanzieri (Marche 2 Centro Ancona), Paolo Barbieri (Calabria 4 Vibo Valentia), Giuseppe Bruno (Campania Napoli Volturno), Mario Magnone (Piemonte Astigiano Monferrato), Angelo Nardozza (Basilicata Unico), Lino Ravazzolo (Veneto Brenta), Valentino Rocchigiani (Umbria 2 Terni), Delio Todeschini (Lombardia Pavia), Stefano Vaccari (Emilia Romagna 4 Modena).
Enna, 19 Novembre 2010
ACQUA: INVESTIMENTI, CRITICITA’ E PROSPETTIVE
“Gli investimenti nel Servizio Idrico Integrato: criticità e prospettive nelle Regioni a Obiettivo Uno” questo il titolo dell’incontro organizzato daANEA e dall’ATO n.5 di Enna, per focalizzare l’attenzione sulle criticità esistenti al fine di suggerire i necessari correttivi su cui il legislatore dovrà riflettere.
Coordinato da ANEA Sicilia, il seminario promuove un confronto costruttivo fra i vari attori del meccanismo di programmazione e attuazione della spesa affinchè si possano superare gli ostacoli per garantire migliori livelli di servizio.
L’incontro rappresenta l’occasione per le ATO, i Gestori e le Amministrazioni regionali di un approfondimento sulle dinamiche locali e nazionali di attuazione degli investimenti al fine di migliorare le strategie in atto necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di piano e per evitare l’applicazione delle sanzioni comunitarie.
Il Presidente di ANEA Luciano Baggiani, affrontando il fondamentale tema degli investimenti per il servizio idrico, ricorderà che il Paese soffre di una profonda arretratezza nel SII. Si stima che in totale occorranno più di 64 miliardi di euro in interventi infrastrutturali per garantire qualità del servizio e mantenimento degli impianti in buono stato di conservazione.
La soppressione delle Autorità d’Ambito, incaricate della vigilanza e del controllo sui gestori, ha creato una grande incertezza normativa con conseguente difficoltà di prendere decisioni. Ciò porta inevitabilmente ad un blocco dei finanziamenti privati, mentre in alcune Regioni non si riesce neppure a mobilitare le risorse pubbliche dei Fondi strutturali.
Pertanto, ANEA auspica un rapido intervento del Governo per posticipare di almeno un anno la scadenza per la soppressione e di tre quella per la cessazione degli affidamenti in house.