Roma, 21 Marzo 2007
ANEA – Baggiani: “Acqua, occorre vigilare”
«La parola d’ordine è vigilare: a luglio 2006 troviamo cinquantacinque affidamenti su 87 come invece prevedrebbe la legge sulla riforma del servizio idrico e ancora 12 ATO senza piani d’ambito, il 4% degli italiani non sono serviti dagli acquedotti, il 16% dell’Italia ancora senza rete fognaria e un sistema di depurazione funzionante al 70%».
Così Luciano Baggiani, presidente dell’ANEA, l’associazione nazionale autorità ed enti di ambito che raggruppa circa sessanta ambiti territoriali ottimali, saluta la giornata mondiale dell’acqua che ricorre domani. E citando i dati del Blue book 2007, pubblicazione di settore e unica fonte completa sul servizio idrico integrato stilata annualmente dal centro di ricerca Utilitatis con ANEA, l’ex sindaco di Borgo San Lorenzo, dice: «Buon compleanno acqua! Ma che la giornata mondiale che ricorre domani – ricorda – sia soprattutto un “non compleanno” in anni da aggiungere e non certo da togliere a questa risorsa essenziale al nostro vivere».
Baggiani lancia quindi un appello alle istituzioni nazionali e locali «perché diano un’accelerazione all’attuazione della riforma che vuol dire: separazione delle attività di programmazione e controllo dell’ATO dalla gestione del servizio da parte dell’ente gestore.
Ma non basta – conclude – occorre rafforzare il ruolo dell’ATO come regolatore attraverso il contratto, con quello di un regolatore indipendente nazionale, che assicuri i compiti propri della regolazione e una garanzia di indipendenza nel rapporto fra l’ATO e il Gestore».
Roma, 12 Aprile 2007
Luciano Baggiani: “Un Commissario per le reti idriche? Solo un doppione del COVIRI”.
«Quella del commissario straordinario per le reti idriche con compiti di verifica sulle gare è una proposta che rischia di sovrapporsi al COVIRI, organo tecnico già esistente anche con funzioni di verifica della conformità alla legge degli affidamenti».
Così Luciano Baggiani, presidente ANEA definisce l’emendamento proposto per il disegno di legge Bersani 3 sulle liberalizzazioni che è all’esame della Camera.
Per il presidente dell’Associazione di rappresentanza degli enti di ambito, «si continua a confondere la forma di gestione con la natura del bene acqua, risorsa definita per legge pubblica e per sua natura fuori da ogni forma di mercificazione economica. Ma il vero problema non è la forma di gestione del servizio, quanto invece un efficace sistema pubblico di regolazione che consenta di tutelare nel tempo il cittadino utente dal gestore monopolista.
Un meccanismo – conclude – che assicuri un’organizzazione industriale ed efficiente del sistema e consenta la remunerazione dei finanziamenti necessari ad adeguare infrastrutture e livelli di servizio»
Roma, 7 Giugno 2007
ACQUA – Baggiani (ANEA): «Nel Bersani ter un’altra doccia fredda»
«Un’altra doccia fredda, è il caso di dirlo, in un settore come l’idrico finito suo malgrado nella battaglia politica».
Così Luciano Baggiani, presidente dell’ANEA che associa la maggior parte degli ATO italiani, definisce con sorpresa il sub-emendamento al capitolo Acqua del disegno di legge Bersani ter sulle liberalizzazioni passato mercoledì scorso alla Camera.
«C’ è di che meravigliarsi – osserva l’esponente associativo e coordinatore ATO di ANCI Toscana– visto che prima hanno trasformato la sospensione a 12 mesi delle gare in una sospensione sine die ossia finché non avremo un nuovo T.U. Ambiente e ora scrivono che “la titolarità delle concessioni di derivazione è affidata a enti pubblici”.
Un’affermazione che ritengo incongruente considerato che le concessioni sono già pubbliche e vengono rilasciate ai gestori solo temporaneamente per gestire il servizio».
Roma, 12 Luglio 2007
ACQUA: Assemblea ANEA approva un documento “INCASTRA GESTORE”
Rafforzare la regolazione pubblica per tutelare l’utente del servizio idrico integrato, misurarne i risultati sia nel rapporto spesa-benefici che in termini di qualità e integrare la regolazione locale degli ATO con un’autorità indipendente nazionale di settore che consenta la comparazione delle prestazioni dei gestori su scala nazionale e internazionale».
Sono le linee guida del documento programmatico presentato e approvato oggi dall’assemblea dei soci ANEA, l’associazione che riunisce la maggior parte delle autorità di regolazione del servizio idrico italiano in un momento di fermento legislativo per il settore e interesse nazionale verso le amministrazioni pubbliche e i costi che rappresentano per il cittadino.
«Oggi uniti ribadiamo il nostro no al superamento degli ATO dei rifiuti e dei servizi idrici e al passaggio delle loro competenze alle province come previsto dal disegno di legge sul contenimento dei costi della politica varato dal Consiglio dei ministri». Così Luciano Baggiani, presidente dell’ANEA- Associazione nazionale Autorità ed Enti di ambito, si è rivolto ai soci presenti alla riunione organizzata all’hotel Mediterraneo di via Cavour e partecipata anche dal presidente del Coviri Roberto Passino.
Prosegue Baggiani: «Abbiamo cercato di portare all’attenzione dei diversi livelli della legislazione il tema della regolazione del monopolio e della difficoltà di assicurare con gara tariffe eque e qualità del servizio, ora stiamo lavorando al miglioramento del testo unico 152/2006 di riforma del servizio».
E a ribadire «la necessità di rafforzare gli Ato che svolgono una precisa attività a tutela dell’utente», è stato lo stesso Passino intervenendo al seminario associativo di fine giornata.
Non perdiamo di vista l’importanza di un sistema di regolazione efficace a tutela del cittadino utente.
Roma, 29 Novembre 2007
Baggiani: “Serve un’autorità indipendente di settore a tutela degli utenti dagli abusi del gestore monopolista”
«La partita – acqua non può essere giocata sulla nostra pelle: mentre ci si scervella sulla forma della gestione, si perde di vista l’importanza di un sistema di regolazione efficace a tutela del cittadino utente».
E’quanto dichiara Luciano Baggiani presidente Anea – Associazione Nazionale Autorità e Enti di Ambito mentre è in corso il tavolo tecnico interministeriale che rimette in gioco le carte della delicata partita politica in seno alla maggioranza di Governo.
E a proposito della proposizione di un ddl di settore ventilata nei giorni scorsi dal Governo, il presidente dell’Associazione che riunisce circa 60 Autorità di ambito, organismi costituiti dai Comuni e preposti all’applicazione della riforma dei servizi idrici, rilancia: «Se c’è in programma un disegno sull’acqua, è il momento opportuno di istituire un’autorità indipendente di settore che agisca in raccordo con gli enti locali.
Sarebbe la scelta più giusta dal momento che nulla c’entra con noi l’Autorità per l’energia elettrica e il gas a cui il disegno di legge governativo attribuisce funzioni di regolazione dell’erogazione dei servizi idrici».
E conclude: «Gara o non gara e pubblica o privata che sia la gestione della risorsa acqua, è importante tenere a mente lo spirito della legge Galli riscritta dal testo unico 2006 che affida all’ente pubblico il compito di tutelare l’utente dagli abusi del monopolista in termini di tariffe e qualità del servizio».
Sbagliato trasferire le competenze alle Province.
Roma, 5 Dicembre 2007
Acqua e rifiuti, Baggiani (ANEA): “Sbagliato trasferire le competenze alle province”
«Un errore politico quello di trasferire le competenze sul servizio idrico e dei rifiuti dai comuni alle province».
E’ quanto dichiara il presidente ANEA Luciano Baggiani nella giornata di assemblea nazionale dell’associazione rappresentativa della maggior parte degli ATO d’Italia che oggi l’ha riconfermato all’unanimità alla presidenza. «Poniamo l’accento sull’articolo 27 della Finanziaria in discussione alla Camera che attribuisce alle province le funzioni in materia di rifiuti e servizio idrico integrato dei comuni.
Ma ora c’è una novità, avverte Baggiani: «In seguito all’incontro del 13 novembre scorso, il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci ha sottoscritto il nostro emendamento concertato con l’Anci per lasciare in capo ai comuni il controllo sulla gestione del servizio idrico.
In più – prosegue – è prevista la riduzione degli organi esecutivi degli Ato dagli attuali dieci e oltre componenti a tre con un netto risparmio economico che risponde all’esigenza di tagliare i costi della politica, l’intento chiave della Finanziaria 2008.
Ora la parola passa alla commissione Bilancio e all’assemblea della Camera da cui ci aspettiamo condivisione».
Per Baggiani «si tratta di una mala applicazione dell’intento pur lodevole di ridurre i costi della politica: così com’è, l’articolo 27 è inaccettabile perché se tutte le regioni ridefinissero gli ATO su base provinciale, gli ambiti invece di diminuire, non farebbero che aumentare passando dagli attuali 91 a ben 105.
Altro che riduzione dei costi!».