Associazione Nazionale
degli Enti di Governo
d’Ambito per l’Idrico e i Rifiuti

Roma, 27 Ottobre 2016 – Convegno di presentazione della 1° Indagine Nazionale sulla conciliazione extragiudiziale nel servizio idrico integrato

1°Indagine Nazionale sulla Conciliazione Extragiudiziale nel Servizio Idrico Integrato

COMUNICATO

Cultura dell’accordo. E’ il termine forte che spiega la necessità sempre più urgente di concepire ed attivare strumenti di dialogo fra istituzioni e cittadini. Una definizione, quella coniata da Marisa Abbondanzieri, Presidente ANEA, portata a tradurre i contenuti di un tema – quello della conciliazione extragiudiziale – che, per attualità e carattere innovativo ha consentito la redazione di un’indagine “a quattro mani” fra ANEA e ISSCON (Istituto Studi sul Consumo), finalizzata a stimolare il superamento delle dinamiche di contenzioso nel servizio idrico integrato.

L’indagine, presentata nel corso di un convegno congiunto giovedì 27 ottobre a Roma, si dedica ad un argomento “intrigante” anche per la sua storia e che – come prosegue la Presidente ANEA – reca con sé l’obiettivo di una diminuzione della litigiosità fra le parti ma anche quello di un rafforzamento e di un’uniformità delle politiche della regolazione locale. Elemento, questo, a “priorità alta” e in grado di garantire l’esistenza di quel “cuscinetto” che consente di governare i processi più difficili.

Argomentazioni condivise da Mauro Zanini, Direttore ISSCON, che ha ribadito la sussistenza di un problema culturale (a volte per mancanza di formazione sul tema) capace di frenare l’applicabilità di strumenti di questo tipo.

L’indagine ANEA-ISSCON curata da Anna Rita Popoli con il coordinamento scientifico di Chiara De Blasi, Alessandra Francesconi, Francesca Spinicci e dello stesso Mauro Zanini è stata realizzata a seguito di un’attività di raccolta dati effettuata tramite l’invio di un questionario agli EGATO e ai Gestori del servizio idrico. Le risposte sono pervenute dal 13 aprile al 4 agosto. Sono state poi acquisite informazioni presso alcune Associazioni di Tutela dei Consumatori.

La fotografia conclusiva ha evidenziato come la tipologia “paritetica”, tra le varie forme di composizione extragiudiziale delle controversie, sia da intendersi come la più “valorizzabile”, proponendo – tra le altre ipotesi di sviluppo – la creazione di una procedura “universale” di conciliazione per ogni utente del SII, nonché un incremento del ruolo conciliativo degli EGATO.

La ricerca si è rivelata una buona base di partenza per raccogliere, subito dopo la sua presentazione, esperienze dirette di attori fondamentali del comparto quali HERA, ACEA, Acquedotto Pugliese e Autorità Idrica Toscana, tutti concordi a riscontrare in questo strumento un’opportunità di semplificazione. In particolare, Francesco Galasso di HERA, che ha visto nel ricorso alla procedura conciliativa le ragioni di un “mea culpa”, per non aver saputo evidentemente gestire al meglio la relazione con il proprio cliente.

Sulla stessa linea dell’approvazione, la tavola rotonda che ha concluso l’evento.

L’esigenza di superare il paletto culturale della litigiosità – questa la provocazione del moderatore Roberto Miliacca, capo della redazione romana di ITALIA OGGI – ha reso omogenee le opinioni di Alessandra Francesconi (ANEA), Alessandro Petruzzi (FEDERCONSUMATORI), Fabio Santini (UTILITALIA) e Roberto Malaman (AEEGSI).

Con la voce finale di quest’ultimo, che ha posto l’accento sull’importanza di tener conto -nello sviluppo della conciliazione- delle “esperienze in atto”. E di adottare una Carta dei Servizi che uniformi progressivamente gli standard sul territorio nazionale, ulteriore strumento di facilitazione nel rapporto con il cittadino-consumatore.

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