RIDEFINIZIONE ATO: COSA FARANNO LE REGIONI IN BASE ALLA FINANZIARIA 2008?
Dal primo luglio che nella finanziaria 2008 è il termine per rivedere il perimetro degli ambiti territoriali, ci sono i primi dati dell’indagine svolta dall’ANEA e divulgati il 19 giugno scorso dal presidente Luciano Baggiani a una ristretta platea di universitari e rappresentanti di settore intervenuti alla facoltà di ingegneria dell’università La Sapienza di Roma per un seminario a tema sulla revisione del servizio idrico nazionale alla luce dell’articolo 2 della Finanziaria.
Dai dati che abbiamo raccolto sappiamo che ci sono ddl già varati come in Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Calabria e ddl in fase di preparazione come per Liguria e Sardegna, per altre regioni invece non c’è ancora nulla ma in ogni caso la tendenza generale va verso la conferma dello status quo con l’attribuzione delle funzioni di regolazione e controllo in capo ai comuni.
Preoccupa l’ esito non ancora chiaro della possibile organizzazione istituzionale del sevizio alla luce della nuova finanziaria: per ora si conoscono ancora poche situazioni; in Abruzzo è già legge la riduzione gli ato da sei a quattro con il mantenimento della titolarità del servizio in capo ai Comuni, l’Emilia Romagna, invece, avocherà a sé le funzioni di regolazione e controllo del servizio idrico lasciando ai comuni il compito di affidare il servizio e individuare le necessità infrastrutturali.
C ’è poi l’Umbria che in controtendenza rispetto alle altre integrerà le funzioni di più settori con ambiti territoriali integrati dalla sanità alla gestione dei rifiuti. Quel che invece è fin troppo chiaro è che la norma della Finanziaria è piuttosto confusa e finisce per non risolvere quei nodi critici che andrebbero sciolti come la difficoltà di misurare la realizzazione degli investimenti, i livelli di servizio e i costi di gestione a tutela dell’utente.
IL PRESIDENTE SPIEGA LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI IDRICI IN ITALIA ALLA FONDAZIONE COLOMBO A MILANO
Al convegno “Acqua in città” organizzato il 25 giugno scorso a Milano dalla fondazione Colombo dell’Università della terza età, il presidente ANEA Luciano Baggiani è intervenuto per illustrare lo stato dell’arte del servizio idrico dalla riforma del 1994 ai giorni nostri. Una situazione radicalmente mutata dalla legge Galli che ha permesso di superare l’estrema frammentazione delle gestioni a circa 9.000 soggetti in cui le tariffe non riuscivano a coprire i costi dei servizi con una prevalenza di gestioni in economia da parte dei comuni.
La novità rispetto al passato è stata quella di separare i compiti di programmazione e controllo in capo all’ente locale da quelli di gestione affidati dal comune alla società di gestione. Così, i comuni riuniti in consorzi o convenzioni, hanno formato un nuovo soggetto pubblico, l’Ato – ambito territoriale ottimale perimetrato sui confini dei bacini idrografici.
Oggi, con l’Italia divisa in 92 ato, insediati 91 dei quali 67 hanno affidato il servizio, gli affidatari si sono ridotti a 106. Di questi, i selezionati con gara sono 5, 31 le società a capitale misto, 64 le società interamente pubbliche e 6 le altre tipologie di affidamento. Ma ci sono ancora dei punti critici dovuti a un’incompleta attuazione della riforma. A cominciare dalla difficoltà di armonizzare la pianificazione degli interventi del servizio idrico integrato con le esigenze e i tempi dei comuni sul territorio e dalla presenza degli enti pubblici nella proprietà delle società di gestione che impone di stabilire chiare regole di governance per gli amministratori di queste società e insieme maggiore autonomia agli ato preposti al controllo.
Per tutelare l’utente, occorre infatti rafforzare la regolazione pubblica locale integrandola con la costituzione di un’autorità nazionale e indipendente di settore che definisca le regole per la tariffa e la revisione periodica, i contenuti minimi dei contratti, i livelli minimi di servizio in modo dada consentire la comparazione delle prestazioni dei diversi gestori su scala nazionale e internazionale.
NOVITA’ DAL SITO…
Con l’arrivo delle ferie estive, il sito di ANEA entra in una fase di restyling e riorganizzazione delle sezioni ora arricchite, ora sfoltite ma
sempre nell’intento di renderne l’uso il più semplice e intuitivo possibile anche per i tanti internauti, non necessariamente addetti ai lavori, che vogliano solo curiosare tra le novità del servizio idrico nazionale. Da oggi news, studi, ricerche e verbali di assemblea, saranno più facilmente estraibili con al massimo tre colpi di mouse.
Facciamo degli esempi… Sei un nostro associato o vorresti diventarlo?
Con un doppio clic da “documenti” , sezione ora più categorizzata, puoi arrivare a “documenti ufficiali” ed estrarre il verbale dell’ultima assemblea che cercavi o magari consultare la lista dei nostri organi e associati direttamente dalla sezione “Chi siamo”. Sei un ricercatore o un addetto alla comunicazione?
Con un solo clic da “Working papers” , uno dei quattro quadranti in evidenza in home page, consulti ilnostro studio di benchmarking sui costi di gestione o la newsletter dell’associazione cliccabile dal relativo quadrante in evidenza.
Più categorizzate anche le sezioni “Attività” arricchita dalla nuova cartella “Progetti di ricerca” in via di implementazione e “Area stampa” che distingue i comunicati, ciò che produciamo noi, dalla rassegna relativa a tutto ciò che su nostro impulso esce di volta in volta su agenzie, quotidiani e periodici di settore.
Nuova e ancora tutta da riempire con la collaborazione di quanti tra i nostri ato vorranno partecipare, anche la sezione “Links esterni” dove inseriremo tutti gli indirizzi di quei siti italiani e internazionali utili a noi tra i già associati, quelli che ci stanno pensando e i tanti professionisti di questo settore tecnico dalle tante sfaccettature sociali, economiche e politiche.