Associazione Nazionale
degli Enti di Governo
d’Ambito per l’Idrico e i Rifiuti

Il sistema della regolazione sta facendo crescere la qualità dei Servizi Idrici

COMUNICATO STAMPA

Roma, 22 luglio 2024

Partecipando il 9 luglio scorso, alla Camera dei Deputati, alla presentazione della relazione annuale sullo stato dei servizi svolti da ARERA, il Presidente dell’Associazione Nazionale degli Enti d’Ambito Leonardo Raito non ha mancato di sottolineare alcuni passaggi molto importanti relativi al settore idrico.

“Il fatto che il tema della gestione dell’acqua non possa più essere affrontato in modo frammentato e per logiche di segmentazione di settore appare evidente, e lo stesso Governo sta introducendo elementi di coordinamento sovraordinato necessari. Il Presidente ARERA ha ribadito come la regolazione intervenuta tramite l’introduzione nel nuovo metodo tariffario di un nuovo indicatore nella metodologia di rilevazione della qualità tecnica del servizio, il cosiddetto “M0” sta garantendo la continuativa crescita di investimenti accompagnata a un costante miglioramento delle performance delle infrastrutture idriche, cui non ha fatto da contraltare la crescita della tariffa, estremamente contenuta. Ci troviamo ormai di fronte a un settore che ha saputo coniugare le necessità di sviluppo del servizio e la sostenibilità anche economica dello stesso”.

La relazione ARERA ha poi marcato in modo importante l’importanza della regolazione territoriale e, pertanto, il ruolo degli Enti di Governo d’Ambito.

“Quando il Presidente Besseghini evidenzia che “se la regolazione indipendente ha creato condizioni di favore al consolidamento del settore idrico e allo sviluppo degli investimenti, lo ha fatto sulla base dell’efficacia delle scelte pubbliche adottate a livello territoriale. In queste, il ruolo svolto dagli Enti di Gestione di Ambito (EGA) è stato essenziale, sebbene siano ancora da risolvere alcuni aspetti di disambiguazioni come, ad esempio, quella della loro configurazione nel contesto della PA locale o quello della loro omogeneizzazione in termini di territorio di riferimento. Un rafforzamento delle competenze tecniche a livello territoriale resta un fattore fondamentale per una effettiva e stabile crescita del settore” appare evidente il riconoscimento del ruolo centrale dei nostri enti. Proprio in questo contesto, siamo pronti a dare un contributo importante alla riforma del D.lgs 152/2006 (Testo unico dell’ambiente) attraverso un gruppo di lavoro costruito appositamente e che potrà valorizzare le esperienze e le applicazioni delle normative testate su tutto il territorio nazionale”.

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