Associazione Nazionale
degli Enti di Governo
d’Ambito per l’Idrico e i Rifiuti

Apcom – 29 Settembre 2008

Roma, 29 set. (Apcom) – La volontà del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, di attribuire le competenze del settore all’autorità per l’energia è una “soluzione improvvisata e inadeguata”. Lo afferma Luciano Baggiani, presidente Anea, l’associazione che rappresenta gli Ato italiani addetti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici. La proposta di emendamento al ddl 1441 ter ‘Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese e in materia di energia’, presentato dal Governo alla commissione Attività produttive della Camera affronta anche il tema dell’acqua e dei servizi idrici. “All’articolo 16 bis – fa notare Baggiani – il ddl trasferirebbe le attuali competenze in materia di regolazione delle tariffe dei servizi idrici dal ministero dell’Ambiente che si avvale del
Comitato per la vigilanza sulle risorse idriche, all’autorità per l`energia elettrica e il gas”.
In sostanza, “si tratta di una vecchia proposta già avanzata da altri governi” che, secondo il presidente dell’Anea, rischia di dare una soluzione “inadeguata ai temi della regolamentazione della qualità dei servizi, della sostenibilità delle tariffe e più in generale della tutela dell’utente”. All’orizzonte, per l’Anea, si profila “una soluzione che nasce dall’improvvisazione che da ormai troppo tempo, caratterizza gli interventi dei governi in questo settore. L’organizzazione dei servizi idrici “per il forte legame che ha con la gestione della risorsa idrica
e la particolare struttura tecnologica della sua filiera produttiva, è un monopolio naturale che richiede una regolazione fortemente focalizzata al settore e quindi un’autorità indipendente nazionale per i servizi idrici”.
Gtz

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