(ANSA) – ROMA, 16 GEN – ”Un sistema uniforme di rendicontazione della gestione del servizio idrico, magari predisposto dallo stesso Coviri, e un’authority di regolazione del settore” come gia’ avviene in Inghilterra e in Francia.
Sono queste le richieste formulate da Luciano Baggiani, presidente dell’Anea, l’associazione che riunisce la maggior parte degli Ato, gli Ambiti territoriali ottimali del ciclo idrico italiani, addetti alla regolazione e al controllo del servizio di acqua e rifiuti nel rapporto con l’ente gestore.
L’appello di Baggiani e’ arrivato nel corso di un convegno che raccoglie rappresentanti ed esperti internazionali sul tema della misurazione della qualita’ e delle prestazioni del servizio idrico, durante il quale sono state sottolineate le difficolta’ di valutazione dell’operato dei gestori a causa di tecniche di contabilizzazione e rendicontazione ”diverse da regione a regione”.
Per questo, spiega Baggiani, ”e’ necessario trovare gli strumenti efficaci per misurare le prestazioni dei gestori, premiando quelli efficienti e penalizzando gli inefficienti a tutela dell’utente”, attraverso un maggiore flusso informativo fra gli Ato e i gestori e le verifiche tra costi di gestione e tariffe praticate. Sul fronte dell’Authority, l’Anea propone invece ”di superare il Coviri, le cui funzioni sono limitate in quanto organo propositivo del ministero dell’Ambiente, per arrivare all’istituzione di un’Authority indipendente di settore”.
(ANSA).
BAC